Natale a Mola 2018

Tante belle occasioni, in questo cartellone di Natale, per incontrarci, perchè “il vero messaggio del Natale è che noi tutti non siamo mai soli”. (T. Cadwell)

Alla pagina Facebook istituzionale del Comune di Mola di Bari il programma giorno per giorno! #NataleaMola2018

Programma di NATALE A MOLA 2018

NATALE-A-MOLA-2018

Testimoni del cambiamento!

Ieri 23/05/2018, presso il Cantiere Civico in piazza XX Settembre a Mola di Bari, si è svolta la presentazione della lista civica “ALLEANZA PER MOLA”.  APM non è solo una lista, ma come avemmo a dire già della sua presentazione ufficiale nel giugno del 2016, è uno spazio, un tempo e un luogo in cui immaginare una comunità diversa.

Dal 26 giugno 2016 ad oggi abbiamo percorso centinaia di km! Considerato i tempi con cui avvengono i cambiamenti (in politica poi!) abbiamo compiuto una piccola rivoluzione culturale.

Nell’intervento di presentazione della mia candidatura ho inteso richiamare proprio quel “processo” che ci ha mossi alla redazione del documento “Per un civismo possibile” e alla nascita, quindi, della Coalizione Cantiere Civico con la conseguente candidatura di Giuseppe Colonna alla carica di primo cittadino.

Buona lettura, con la speranza di offrire un’occasione di vera comprensione circa “il perché di una scelta” e per veicolare esclusivamente la discussione su idee, concetti e pensieri.


Buona sera a tutti!IMG-0828

Questa sera siamo in “famiglia”. Ci consociamo tutti e non dobbiamo convincerci su nulla. È per questo che vorrei offrire un momento di riflessione che permetta a tutti di comprendere, davvero, quali sono le motivazioni, lo spirito autentico e il motore di tutta questa storia di “Cantiere Civico”.

Partiamo dalle parole ridando loro senso e significato.

Giuseppe, insieme allo staff, ha inteso titolare questi di presentazione delle liste con “I TESTIMONI DEL CAMBIAMENTO”. Un titolo evocativo ed intenso per il senso profondo a cui richiamano quelle due parole: testimone e cambiamento.

Testimone è colui che ha visto, toccato, sentito, vissuto qualcosa. Qualcosa di così bello, importante, vero, autentico tanto da non permettergli più di essere quello che era prima. Ha vissuto un’esperienza che lo porta a cambiare in maniera stabile e definitiva. Vi è un cambiamento dal di dentro, nel cuore direi, e questa novità deve essere raccontata a tutti: esige di essere partecipata a raccontata a tutti, perché con le proprie scelte si provochi un cambiamento negli altri.

IMG-0831Tutto bello, certo, ma cosa centra tutto questo con un Pubblica Amministrazione?

Dal momento in cui abbiamo preso consapevolezza che è possibile amministrare con un metodo diverso, non abbiamo potuto più tornare indietro. Nel documento “per un civismo possibile” indicavamo tre verbi chiavi che ci avrebbero permesso di dare vita ad una stagione politica nuova: ascoltare, progettare e migliorare.

In tutte queste settimane non abbiamo fatto altro che ascoltare quello che ci chiedeva la gente: basta approssimazione in politica, basta logiche individualiste incapaci di anteporre il bene comune a sé stessi. Basta assumere scelte, anche se giuste, senza il coinvolgimento della popolazione.

Progettare e lo abbiamo fatto in queste settimane. Tantissimi, ma tantissimi hanno affollato quotidianamente questo cantiere per scrivere un programma, AdessoMOLA, davvero sostenibile nei prossimi 5 anni.

Migliorare la realtà in cui viviamo è quello che faremo se Mola deciderà, e credo fermamente che lo farà, di dare fiducia al nostro progetto con Giuseppe Colonna come sindaco di questa Città!

Ecco che le idee passano, poi, attraverso le persone: Giuseppe. Giuseppe non è stato scelto perché più simpatico, più giovane, più bello o intelligente. Giuseppe non ha l’insieme delle capacità ma avrà la capacità dell’insieme! Ne sono convinto! Riuscirà a fare sintesi di tutta questa energia! Energia che abbiamo messo in circolo in queste settimane, che cresce giorno per giorno, per convogliarla nei circuiti di questa comunità. Giuseppe è quello strumento, per via delle sue doti naturali, per la formazione giuridica ed amministrativa, per passione e impegno; e per tutto quanto di buono gli è riconosciuto a Mola e fuori Mola; è il mezzo per dare vita ad una storia nuova!

Nonostante tutto questo, permettetemi, abbiamo raggiunto ancora un duplice obiettivo e33302300_626150537723226_5435287413805023232_n sento il dovere di sottolinearlo. Abbiamo superato un leaderismo sterile che non permetteva a tutti di mettersi pienamente in gioco. Che nasconde l’incapacità di alcuni di assumersi la propria responsabilità nei confronti degli altri. Abbiamo indicato, o meglio riconosciuto, insieme, un capitano e non un capo.

Ed il secondo obiettivo raggiunto è questo: abbiamo recuperato la “categoria del sogno”. Abbiamo iniziato a immaginare Mola ancora più bella di com’è! Abbiamo iniziato a sognare una comunità migliore e che rappresenti un terreno fertile per tutti. Un’opportunità per tutti. Oggi possiamo sognare tutto questo e come diceva qualcuno “Quando si sogna insieme è già realtà”.

Concludo richiamandomi alla Testimonianza da cui siamo partiti:

Oggi è il 23.05 e nel 1992 in questo giorno il giudice Falcone, con la moglie e gli uomini della scorta sono stati sacrificati per tutti. Hanno reso l’estrema testimonianza. A noi non verrà di certo chiesto questo, ma chiedo a me stesso e a Giuseppe: sei pronto tu a sacrificare il tuo tempo, i tuoi affetti, la tua famiglia, la tua vita per questa nostra comunità? Sei pronto, e siamo pronti noi che ci candidiamo, a soffrire quando ci saranno da fare scelte difficili senza perdere mai la speranza? La risposta già la conosco. Siamo qui e vale più di qualsiasi risposta.

C’è un altro anniversario che cade in questi giorni e che voglio richiamare in questa assise. Davvero con tutta la dolcezza e la sensibilità di cui sono capace. Mi riferisco ai 40 anni dall’approvazione della Legge 194. La cosiddetta legge sull’aborto; che in realtà si chiama “Norme sulla tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza”. In questi giorni è stato bloccato, anche grazie al nostro lavoro di concerto con il Forum delle Ass.ni Famigliari della Puglia, il DDL Borraccino. Proprio stamattina. Ne sono contento perché (prendo in prestito le parole dall’On. Casini): “Non si tratta di condannare e giudicare le donne. Si tratta di criticare nel suo complesso una società che non sa pienamente riconoscere la dignità umana e che crede di aiutare le donne nascondendo loro la verità. Pertanto: non esiste una “auto-determinazione di diritto”, soprattutto non esiste la possibilità di distruggere l’altro, soprattutto quando l’altro è uno di noi!”.

Se noi, qui, non avessimo avuto il coraggio di accogliere questa “novità” nella riflessione politica a Mola di Bari, se non avessimo creduto nonostante le immense paure e difficoltà ad un sogno, oggi mancheremmo di tutto questo! Oggi non esisterebbe il Cantiere Civico e il progetto per cui tutti ci stiamo spendendo in prima persona.

Grazie!

IMG-0813

Recuperiamo la categoria del Sogno!

Lo scorso mercoledì 13 dicembre 2017, presso la sala convegni dell’Hotel Gabbiano, è stata presentata l’associazione politico – culturale “FUTURA”. Gli amici della neonata associazione hanno inteso invitare tutti a questa presentazione e tra gli altri anche noi di ALLEANZA PER MOLA – Laboratorio Comune.

Crediamo che gli spazi di discussione, soprattutto in politica, sono sempre un’occasione di crescita e di confronto per comprendere sempre meglio il punto di vista dell’altro e per migliorare il proprio. Per queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno partecipare e, quando è stata data la parola ai cittadini, di intervenire.

Negli articoli redatti da Città Nostra, a seguito dell’incontro di costituzione dell’associazione, è stata fatta menzione (inaspettatamente) del mio intervento. Non pochi i messaggi a richiesta di chiarimento perché la sintesi non è amica del ragionamento. E il mio intervento voleva essere una riflessione ad alta voce della situazione politica locale: ma in questo momento particolare momento ogni pensiero è filtrato dalle lenti della campagna elettorale. In particolare A. Laterza, direttore del succitato mensile, nel pezzo “Quale futuro per Futura?” afferma: «E se è pur vero che tra giovani ci si intende meglio, è difficile ipotizzare che l’intervento di Giovanni Gallo (di “Alleanza per Mola”, lista civica di centrodestra) possa costituire un reale ponte d’incontro con “Futura” su un’ipotesi di governo locale. Anche se in politica, come si è detto, mai dire mai.»

Quel “è pur vero che tra giovani ci si intende meglio” suona alle mie orecchie come una scommessa ed una sfida (io ci credo!). Ecco perché di seguito una trascrizione del mio intervento al fine di (continuare) ad apportare contenuti al confronto in atto tra quei pochi che ancora credono che la politica nasca proprio da questo.


IMG-3433Buonasera a tutti.

Il discorso io credo che sia un altro. (Erano già intervenuti i giornalisti a chiedere se fosse o meno questa associazione nata a seguito della “questione delle tessere false” del PD).  L’amico Giuliano ha fatto un intervento fenomenale, ha dato un input. E noi non facciamo altro che continuare a giocare sulle beghe, sulle piccolezze, e questo perché forse noi “giochiamo a voler cambiare le cose”… non vogliamo cambiarle veramente…

Nello starter pack che hai fatto vedere prima c’erano quattro simboli: il palazzo Roberti, il porto, il lungomare e la poseidonia a Portecchia. Qualcuno arriverà un giorno a chiedermi scusa per quello che avete fatto? Questo è il ragionamento che faccio a mio padre! Ogni tanto per sfotterlo sul discorso politico gli dico: “Papà, arriverà il giorno in cui mi direte scusa per il sistema che avete realizzato, per tutto quello che avete combinato, per i debiti che io devo pagare, per il futuro che mi è stato ipotecato? Beppe Severgnini conclude un libro bellissimo, “Italiani di domani”  dicendo “I nostri padri hanno arredato l’Italia, a noi tocca pagare le cambiali”. Bene, questo è un punto. Qualcuno avrà il coraggio di chiederci scusa, un giorno?

Quindi tralascio gli interventi degli altri e mi fermo sull’intervento di Giuliano perché lo reputo un po’ più sincero, perché parte dalla mia stessa posizione: è giovane come me. Lui di sinistra, io sono di destra… è questo che qualifica o squalifica? Se insieme a Giuliano riuscissi a fare un intervento importante, vale di più perché è di destra? Vale di meno perché è di sinistra? O vale di più…?

Ecco perché quando noi abbiamo creato Alleanza per Mola, due anni fa, “fuori dai partiti” e dalla categorie dei destra e sinistra, pur provenendo dal centro destra, l’abbiamo creata per poter parlare con tutti perché se io penso che lui (Indicando Giuliano) abbia delle idee intelligenti io devo poter parlare con lui, io mi devo sedere al tavolo con lui, ragionare e  poter dire senza preconcetti “troviamo la soluzione migliore a quello che altri ci hanno lasciato”.

Abbiamo parlato stasera, ancora una volta, di ciò che faremo, di ciò che dobbiamo realizzare… non mi interessa in questa fase quali sono le criticità. Iniziamo a cambiare il racconto. Un esempio: Guglielmo Minervini, caro a tutti voi, buonanima, persona che io ho stimato, ho seguito, ho studiato… “Ah ma tu sei…vieni dalla destra…mamma mia…” bene, a vantaggio ancora una volta del fatto che le buone idee sono delle persone, dicevamo… la politica generativa è quanto più di attuale di cui oggi abbiamo bisogno. Abbiamo l’urgenza, ed è l’ora questa, in cui ci mettiamo a trasformare il racconto, le occasioni, le situazioni di disagio in azioni positive. Un esempio? Il comitato festa patria ha visto che non c’era niente per Natale! Si è dato da fare. I commercianti senza lamentarsi quest’anno hanno preso e hanno messo le luminarie. Nelle situazioni di disagio la strada la troviamo e quella diventa prassi, la prassi diventa metodo, e questo metodo oramai consolidato diventa opportunità.

E poi c’è una categoria che abbiamo perso: è romantica, è ideologica, come volete potete chiamarla. La categoria che abbiamo perso e che urge recuperare è quella del “Sogno”. C’era un programma di mandato bellissimo… che iniziava così “Cerchiamo d’interpretare i sogni dei figli degli agricoltori e dei marinai, di ogni genitore per i propri figli e costruiamo un progetto che abbia comunque l’odore dei carciofi colti all’alba e del pesce venduto al tramonto e i colori della terra e del mare, ma che abbia anche nuove sfumature di speranza per una generazione di cittadini che non deve sentirsi privata del suo futuro…” Non riusciamo a trovare la soluzione, come molesi,  perché non c’è chi ci indica la strada, la meta, perché stiamo ancora ripiegati su noi stessi nel dire “tu sei di destra, tu sei di sinistra, tu sei di centro, tu sei quello, tu sei quell’altro…!” ecco perché quando Rodolfo mi ha chiesto “chi sei?” un cittadino, un essere umano. Quindi la riflessione è: si chiama futura? Servirà per le elezioni? Oggi, in quest’ora, ho un’ora per comunicarci qualcosa? Credo che andare incontro all’altro senza preservativo mi fecondi? Credo che ascoltare ciò che mi dice l’altro senza il preconcetto crei in me un’idea nuova e quella poi si evolve? Che lo faccia tizio, che lo faccia caio, che lo faccia sempronio, io ho avuto il coraggio di farmi fecondare dall’altro, ho avuto il coraggio di sognare insieme.

Chi non lo sa fare, chi non è capace di sognare insieme, si faccia da parte. Che sia vecchio, o giovane, o giovanissimo… se non sai più sognare insieme, fatti da parte. Lascia spazio. Ma se non sono pronto ad ammettere le mie colpe, a cambiare, allora il futuro è alla mia portata! … e permettetemi, noi giovani non ci avviciniamo perché non ci date spazio.

Sto lanciando degli input, non ho ragione. Ho sicuramente meno ragione di voi. Voi avete sicuramente più ragione di me, però se ho suscitato un minimo di reazione dentro ciascuno, forse qualcosa l’abbiamo condivisa. Sarà servito forse anche per andare a casa e dire “Ho pensato un attimo”. Allora di sinistra, di destra…veramente è questo il valore, il motore, il carburante che mi spinge e mi serve a dire “facciamo le cose diverse”?

Nino! Quando tutti e due ci mettiamo vicino alla brace e diciamo “Oh ma come sarebbe bello fare questo… io lo farei in questo modo…” tutto ciò, dialogare e sognare insieme, è di destra o di sinistra?

Mola – Malawi: un legame che ha un volto ed un nome

selfie-1«È impossibile parlare della “cosa più bella” che ho vissuto qui. Ogni giorno in compagnia di questi piccoli amici è magnifico. Una delle cose che più mi ha segnato è il loro smagliante sorriso: vivono di stenti, sono poveri nel più pure senso della parola ma hanno sempre pronto un sorriso da regalarti in qualsiasi momento della giornata. Vivere con loro è disarmante: mai avrei pensato di incontrare l’ospitalità nella povertà. Sono in grado di farti sentire a casa in ogni momento… Provo tante di quelle emozioni, ogni giorno, in ogni attimo della giornata. La cosa più bella? Beh… certamente è quella che vivrò domani.»

Si conclude così l’intervista che Fabiola Battista (27 anni di Mola di Bari) mi ha rilasciato per il mensile di Mola di Bari “Città Nostra”. L’intervista sarà possibile leggerla acquistando in numero di Dicembre 2016 che è in stampa!

Con questo vorrei attirare, cari amici, l’attenzione su quanto una nostra concittadina sta realizzando. Fabiola da ben 24 mesi ormai ha aderito al progetto  “Fighting with the poor” e dall’Agosto del 2016 vive ed opera a Chilangoma in Malawi.

Nell’intervista appena citata potrete leggere cosa prevede questo progetto…  in questa sede vorrei attirare la vostra attenzione su “MADE IN MALAWI”!

Made in Malawi vuole essere una specie di marco temporaneo che identifichi i prodotti che Fabiola sta realizzando in Malawi (o meglio che gli abitanti del posto stanno realizzando) e che propone di acquistare per finanziare il suo progetto in quelle terre difficili.

Settimanalmente pubblicheremo i “prodotti” in nostro possesso e ci metteremo a disposizione di chi vorrà acquistarli. Non solo soldi ma, e soprattutto, la condivisione di un progetto: rendere possibile l’istruzione sin dall’infanzia attraverso il finanziamento di ASILI in Malawi!

Ci stiamo preparando al Natale… può essere l’occasione per fare un regalo che vale il doppio!

Giovanni Gallo

 Segui MADE IN MALAWI su facebook !

GENESI DI UNA CRISI

img_3290-modificato
Gazzetta del Mezzogiorno del 28.09.2016

Quanto è accaduto nel consiglio comunale scorso, dedicato alle interrogazioni ed interpellanze, ha dell’assurdo: il Sindaco è stato di fatto politicamente sfiduciato dalla sua maggioranza. Per comprendere quanto è accaduto occorre però andare per gradi al fine di comprendere affondo le ragioni di una crisi politica senza precedenti nella storia recente del comune di Mola di Bari.

DA SETTIMANE la stampa locale racconta di una crisi in atto nella maggioranza, senza oggettivamente spiegare quale sia il fattore scatenante della stessa. Si insinuano “mal di pancia” causati dalla voglia di poltrone o deleghe. Il Sindaco, dal racconto della stampa, pare “imprigionato” nelle logiche politiche di vecchio stampo per cui i consiglieri più che pensare all’interesse generale del paese sono preoccupati per la spartizione del potere. Questa è la tesi accusatoria nei confronti della maggioranza di governo. E se non si scava affondo può sembrare che sia proprio così: il povero Sindaco Giangrazio Di Rutigliano non riesce a portare avanti il suo progetto di Buon Politica perché osteggiato e preso in ostaggio da chi vuole togliergli la facoltà di decidere liberamente.

LE COSE, PURTROPPO (aggiungo), NON STANNO COSI. A parte un solo consigliere di maggioranza, poi capiremo chi, gli altri a tutto stanno pensando all’infuori di una delega o di un assessorato. A tutto c’è un inizio e potremmo dire una “data”. Infatti il termine temporale entro il quale collocare questa “crisi” è il 26 Luglio 2016. È in questa data che la Sezione Fallimentare del Tribunale di Bari invia al comune di Mola di Bari un’importante sollecito di pagamento. Si scopre così, all’interno dalla macchina comunale, la necessità di dover estinguere un debito in favore della Lombardi Ecologia srl di € 2 255 936,50.

NESSUN PROBLEMA! O FORSE SI. Nella lettera si legge: vi comunichiamo che con sentenza n. 112/2016 del 6.6.2016 il Tribunale di Bari ha dichiarato fallimento della Lombardi Ecologia S.R.L., dichiarando il dott. …ecc… Dalla documentazione è emerso un Vs debito di € 2 255 936,50. E successivamente invita a pagare in maniera veloce e senza problemi. Tradotto con le parole della massaia tutto ciò cosa significa? Dal momento che la ditta atta allo smaltimento dei rifiuti ha iniziato l’iter fallimentare il Comune di Mola di Bari ha provveduto a gestire autonomamente le somme pagando gli stipendi agli operai. Dopo aver pagato gli stipendi al Comune di Mola avanzava una parte che veniva accantonata. Messa da parte. Accantonamento che era previsto dalla legge e che doveva un giorno (è arrivato) essere restituito al legittimo proprietario.

Oggi il legittimo proprietario, i curatori fallimentari per la Lombardi, ne richiedono la restituzione. Niente di più semplice: si prendono le quote accantonate e si versano all’IBAN indicato.

SE NON FOSSE… che, non possiamo al momento affermarlo con certezza, ma pare che quelle quote non siano state accantonate! Atto gravissimo che comporterebbe un nuovo disavanzo (debito) da coprire attraverso una maggiore pressione fiscale.

E QUINDI? Dal giorno del capodanno molese (il martedì dopo la festa patronale) alcune forze politiche di Maggioranza: Avanti per Mola e il Partito Democratico hanno iniziato a mezzo di comunicati stampa a dire il nulla cosmico a fronte di una situazione pericolosissima per la stabilità finanziaria dell’Ente comunale.

Qui, giusto per capire, o meglio per non capirci niente come è prassi nel politichese spicciolo, potete trovare i due comunicati stampa. Comunicato Avanti per Mola; Comunicato Partito Democratico.

Inizia così il fuggi fuggi di notizie, frasi, frasette e dichiarazioni più o meno velate. A palazzo di Città il Sindaco incontra prima in una riunione tutta la maggioranza. Alcuni non si presentano. Altri arrivano e vanno via perché altri non sono arrivati in orario. Poi incontra le forze politiche una per volta. Sperando di imbonire qualcuna di queste e cercare un’assoluzione da un DELITTTO consumato interamente ed in maniera esclusiva da parte del Sindaco e del suo Assessore al Bilancio.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 SETTEMBRE 2016 – Queste le dovute premesse per comprendere che quello che è accaduto nell’ultimo consiglio comunale non è frutto del caso o del semplice mal di pancia da parte di qualcuno. È la logica, ed aggiungo finalmente!, reazione da parte di chi da un anno a questa parte ha deciso di calpestare la propria dignità politica e umana per rendersi partecipe al progetto di un suicidio collettivo. Finalmente i consiglieri di maggioranza, quelli “liberi” hanno alzato la testa!

La maggioranza a sostegno del governo cittadino si è frantumata pezzo dopo pezzo man mano che i componenti dei rispettivi gruppi consigliari hanno fatto le proprie dichiarazioni.

«Il Sindaco deve decidere se azzerare la giunta o rassegnare le dimissioni perché con questa condotta rischiamo di procurare danni alla Città  e di rovinarci anche l’immagine non solo politica che ognuno di noi si è costruito in tanti anni» è stato l’aut aut del  dott. Mario Lepore eletto nella lista Progetto Mola per Emiliano, partito a cui appartiene anche l’Assessore al Bilancio.

Per il gruppo misto Franco Battista ha affermato: «Ebbene si io personalmente ho sottoscritto la polizza perché molto preoccupato» riferendosi alla polizza assicurativa che i consiglieri di maggioranza hanno stipulato per evitare danni di carattere patrimoniale.

Angelica Tribuzio a nome del partito di Matteo Renzi ha dichiarato: «chiediamo si faccia chiarezza per non creare danno all’ente e alla Città. In fase di approvazione di bilancio non ci è stata data conoscere la situazione del debito che oggi apprendiamo essere lievitato per il mancato accantonamento delle somme previste».

Al coro del dissenso di sono uniti anche i Moderati per Mola per mezzo del consigliere Gianni Siciliano.

UNICA VOCE FUORI DAL CORO è stata quella di Giovanni Alberotanza, consigliere eletto nella lista Giangrazio Di Rutigliano Sindaco.

Dopo gli interventi dalla minoranza che affonda sul Sindaco chiedendogli spiegazioni circa il debito con la Lombardi, il consigliere Alberotanza dichiara: “apprendiamo ora di questo debito di cui non ne sapevamo nulla! Di cui non eravamo a conoscenza” Egli mente spudoratamente sapendo di mentire, perché non era in data 26.09.2016 che un consigliere di maggioranza poteva conoscere una situazione tanto grave e i “suoi colleghi”, infatti, sapevano esattamente tutto:  le loro dichiarazioni smentiscono di fatto tutto quanto affermato da lui.

Successivamente si scaglia contro la minoranza che aveva invitato il Sindaco a dimettersi perché, secondo Gianni Vincesilao (Fratelli d’Italia) «quale credibilità ha un Sindaco i cui consiglieri di fatto lo sfiduciano politicamente facendosi una polizza assicurativa? Farsi una polizza significa che non ci si fida dell’operato di questa amministrazione, che giustamente i consiglieri, hanno paura di quello che può accadere loro a fronte di una gestione scellerata della cosa pubblica!».

A queste parole Alberotanza non ci sta ed infuria contro la minoranza spiegando di essere liberi di fare quello che vogliono. Certamente! Ognuno è libero di fare quello che ritiene giusto! Ma gli altri consiglieri lo isolano. Appare fin troppo chiaro che lo stesso stia cercando in un momento di debolezza come questo la strada verso l’Assessorato. L’unico a difendere, a discapito dell’intera popolazione, ciò che non può essere più difeso.

Questo è quanto è accaduto in questi giorni. Ogni commento è superfluo e alla luce dei fatti su esposti ognuno è chiamato all’esercizio del proprio giudizio personale.

img_3256


Per capirene di più:

Prove di Buona Politica

E nulla…

colonna-2
Giuseppe COLONNA

Quando abbiamo inziato a pensare questa nuova esperienza di Alleanza per Mola – Laboratorio Comune sapevamo che avremmo dovuto impegnarci per fare la differenza.

Vogliamo una politica libera dall’individualismo e dal presappochismo.Libera dalla tuttologia e dagli avventori dell’ultima ora. A tutto ciò sappiamo di dover rispondere con formazione, passione e sacrificio.

“Formazione”, si perchè pensare di mettersi al servizio di qualcosa o qualcuno (del proprio paese, in questo caso) senza averne le giuste conoscenze e competenze è deleterio e pericoloso per tutti.
La “buona volontà” non basta. Non è sufficiente.

“Passione e sacrificio”… non è cosa da tutti superare la convinzione di essere i migliori e mettersi discussione per continuare ad imparare e aggiornarsi.
Sacrificare le proprie ferie, i propri affetti, gli impegni personali per … per… fare un corso che forse un giorno potrà servire a tutti.
E’questa la sana follia che ci anima e continuerà ad animarci.

E nulla… sono proprio orgoglioso di te Giuseppe e di questo folle gruppo!
Scem nnanz!

Clicca qui! IL CONSIGLIERE COLONNA SELEZIONATO DALL’ANCI

Amare la propria Città come se stessi

mola di bari2“Erano 300 giovani e forti e…” è così titolata un articolo-provocazione a firma del presidente dell’associazione culturale “Città Nostra”, Nicola Lucarelli, apparsa sul mensile omonimo n.146 – Ottobre 2015.

Perché tornare oggi su quest’argomento? Sarà perché mi ha “infastidito” proprio per l’assoluta realtà dello stesso, sarà perché sin dal primo momento mi sono sentito “toccato” su di un nervo scoperto… continua a leggere.