Sarà celebrato esattamente tra una settimana, venerdì 3 agosto 2018, il primo Consiglio Comunale.
A convocare la prima adunzanza, a norma dell’art. 23 dello Statuto Comunale, è il Sindaco; A presiederlo sarà il consigliere di Noi per Mola, Michele Palazzo quale “consigliere anziano” in quanto maggior suffragato nella sommatoria tra i voti personali con quelli di lista. Questi presiederà il Consiglio Comunale sino all’elezione del Presidente del Consiglio che avrà il compito di rappresentare l’intera assise e ti tutelare le prerogative di tutti i consiglieri comunali garantendone l’esercizio effettivo delle funzioni così come attribuite da Regolamento del CC.
Sarà compito della prima seduta, inoltre, verificare le condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti a norma del Testo unico degli Enti locali D. Lgs. 267/2000 e successive modifiche.
Si procederà quindi alla surrogazione del consigliere Gianni Vincesilao con Maria Antonietta Colonna in quanto prima dei non eletti della lista “Scelgo Mola”. È bene ricordare che in data 19.07.2018 il Sindaco ha provveduto con decreto proprio alla nomina degli Assessori nominando tra questi Vincesilao che si è pertanto dimesso da consigliere comunale.
I punti 3) e 4) dell’ODG dispongono l’elezione del Presidente e vice Presidente del Consiglio Comunale.
Successivamente il giuramento del Sindaco, la comunicazione della Giunta Comunale al Consiglio e la presentazione delle linee programmatiche di mandato daranno di fatto avvio all’amministrazione targata Colonna.
Presumibilmente, a questo punto, seguiranno gli interventi dei Consiglieri Comunali che si concluderanno con il voto dell’assise alla relazione del Sindaco.
Infine, verrà eletta la Commissione elettorale comunale, quale atto dovuto nella prima riunione del nuovo Consiglio comunale.
L’appuntamento, allora, è per il 3 agosto 2018 alle ore 19.00 presso la Sala Consiliare sita in via De Gasperi, 135/137.
«Se vuoi correre veloce vai da solo, se vuoi andare lontano devi farlo insieme, recita più o meno così il detto africano che racconta la differenza tra chi vive la politica come servizio e chi vuole continuare a servirsi della politica per fini diversi dal vero bene comune.» 
«Difendere l’allegria, organizzare la Speranza!» 